venerdì 31 luglio 2009

Black Flag - My War (1984)



- My War
- Can't Decide
- Deat My Head Against the Wall
- I Love You
- Forever Time
- The Swinging Man
- Nothing Left Inside
- Three Nights
- Scream

giovedì 30 luglio 2009

Negative Approach - Negative Approach (1982)



- Can't Tell No One
- Sick of Talk
- Pressure
- Why Be Something That You're Not
- Nothing
- Fair Warning
- Ready to Fight
- Lead Song
- Whatever I Do
- Negative Approach

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mercoledì 29 luglio 2009

Scratch Acid - Scratch Acid (1984)



- Cannibal
- Greatest Gift
- Monsters
- Owner's Lament
- She Said
- Mess
- El Espectro
- Lay Screaming

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martedì 28 luglio 2009

Fugazi - Margin Walker (1989)



- Margin Walker
- And the Same
- Burning Too
- Provisional
- Lockdown
- Promises

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lunedì 27 luglio 2009

The Fix - Jan's Room (1982)



- Cos The Elite
- Truth Right Now
- Signals
- Off to War

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domenica 26 luglio 2009

Necros - Sex Drive (1981)



- Sex Drive
- Police Brutality
- Better Late Than Never
- Caste System

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sabato 25 luglio 2009

Public Image Ltd. - Flowers of Romance (1981)


Difficile dire qual è il suono degli incubi. Difficile scegliere anche il significato da attribuire alla parola incubo. L’incubo è quello che sogniamo da dormienti, con il culo all’aria, mentre allontaniamo le lenzuola che si sono fatte opprimenti o quello che vediamo da svegli o presunti tali, nel fluire di questa attesa miserabile? Una domanda del genere è un rompicapo sul quale schizzare un po’ di sangue mentre ci si sbatte sopra la testa; una di quelle domande alle quali tutti tentano, grossolanamente, di dare una risposta, mentre qualcuno, che casualmente chiameremo David Lynch, continua a mischiare le carte e ad una domanda del genere, beato, con quel ciuffo da gufo e il sorriso leggero, fa spallucce. E allora Twin Peaks non sarà il luogo ideale, ma è il perfetto non-luogo dove l’agente speciale Cooper può irrimediabilmente vivere a cavallo tra sogno e realtà, capendo la realtà solo dal sogno o sfogliando le pagine della realtà tre le pieghe dei sogni e delle strade di questa immutata cittadina dove i bisogni sono gli stessi da sempre.

Quando Jah Wobble si stancò dei PiL era già troppo tardi, la storia era già stata marcata a fuoco e John Lydon, quello che solo qualche anno prima diceva, con accento irlandese, d’essere l’anticristo, capì che il passato è passato, che Wobble era e rimane insostituibile e allora si può solo cambiar libro. Non basta voltare pagina. In una semplice decisione, che prevedeva l’estromissione del basso, strumento principe della musica dei PiL, e nel confronto con il limite e con la voglia di nuovo nasce e si muove “Flowers of Romance”.

"Flowers of Romance”,
edito nel 1981 per la Virgin, è la summa del post-Punk, di quello che è stato, di quello che poteva essere e di quello che non sarà mai più e che non è mai stato. Il confine dal quale non si sfugge. Immaginate un disco fatto di incubi, del colore e degli odori degli incubi. Un disco onirico e struggente, composto al 90% da sola batteria e percussioni, con qualche spruzzata di synth e di chitarre, giusto per non fare incazzare nessuno, mentre John Lydon recita il suo monologo-soliloquio con la voce di un condannato a vita alla vita. E i ritmi della società industrialmente post-moderna sono tutti qui. Qui c’è il suono che fanno le vostre città quando spengono i lampioni e tutto dorme, quando sapete che non c’è nessuno, ma al contempo sapete che domani ci saranno. Ma dormono o non sono mai stati svegli? Dormire è un po’ come morire, c’è chi dorme sempre. Io non dormo mai e Lydon non risponde. Parla, ma non risponde. E’ tutto nei solchi di questo disco opprimente e liberatorio.

Credo di non aver dormito, di aver ascoltato tutta la notte “Flowers of Romance”. Forse non ho dormito, non ricordo, ma sarebbe, comunque, la stessa cosa.

- Four Enclosed Walls
- Track 8
- Phenagen
- Flowers of Romance
- Under the House
- Hymie's Him
- Banging the Door
- Go Back
- Francis Massacre


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venerdì 24 luglio 2009

giovedì 23 luglio 2009

The Gun Club - Death Party (1983)



- House On Higland Ave.
- The Lie
- The Light of the World
- Death Party
- Come Back Jim

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mercoledì 22 luglio 2009

Dicks - These People (1985)



- The Police (Force)
- Off-Duty Sailor
- Executive Dive
- Sidewalk Bagging
- Lost and Divided
- Dead In A Motel Room
- Cities Are Burning
- Doctor Daddy
- Decent and Clean
- Legacy of Man
- Little Rock'n'Roller
- George Jackson

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lunedì 20 luglio 2009

The Sleepers - Painless Nights (1981)



- When Can I Fly?
- Walk Away
- The Mind
- Intro
- Forever
- Zenith / Theory
- B-Side
- Los Gatos

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sabato 18 luglio 2009

Gang of Four - Solid Gold (1981)



- Paralysed
- What We All Want
- If I Could Keep It for Myself
- Outside the Trains Don't Run on Time
- Wgy Theory?
- Cheeseburger
- The Republic
- In the Ditch
- A Hole in the Wallet
- He'd Send in the Army

venerdì 17 luglio 2009

Fine Before You Came - S F O R T U N A (2009)



- Lista
- Buio
- Fede
- Natale
- Piovono Pietre
- O è un cerchio che si chiude
- Vixi

mercoledì 15 luglio 2009

Altro - Candore (2001)



- Documento 1
- Troppo Presto
- Fratta
- Ripresa
- Basta
- Capitale
- Pitagora
- Persa
- Costanza

martedì 14 luglio 2009

Public Image Ltd. - Metal Box (1979)



- Albatross
- Memories
- Swan Lake
- Poptones
- Careering
- No Birds
- Graveyard
- The Suit
- Bad Baby
- Socialist
- Chant
- Radio 4

lunedì 13 luglio 2009

Dinosaur Jr - Farm (2009)



- Pieces
- I Want You to Know
- Ocean in the Way
- Plans
- Your Weather
- Over It
- Friends
- Said the People
- There's No Here
- See You
- I Don't Wanna Go There
- Imagination Blind

domenica 12 luglio 2009

Flipper - Love (2009)


L’erba cattiva non muore mai. Magari invecchia, diventa più amara, dal sapore ancora più forte; magari invecchiando s’ammorbidisce - un sapore delicato e leggero -, magari si sceglie un vino adeguato, un contorno per sentirsi meno soli. Magari, se l’erba cattiva è così cattiva da arrivare a schiattare sarà stata sicuramente abbastanza cattiva per tirarsi qualcuno con sé nello sprofondo. Non sono sicuro, credo di preferire l’erba che ti fa male.

La voce di Bruce Loose s’è fatta più tagliente, più dura. Ha qualche nuova sfumatura, adeguata per raccontare le sue storie di disumana sofferenza e umana sopportazione. Più che erba cattiva, sembra uno psicopatico con il pallino della comunicazione. Sarà, sarà quel che sarà, ma è vivo... i Flipper sono vivi, incazzati come quindicenni e con il fegato da ottantaduenni. Sono dei vecchi incazzati, ma comunque vivi e in una tirata fanno il culo all’80% dei gggiovani d’oggi che imbracciano un qualsiasi strumento perché, pur sforzandosi di non aver classe - una di quelle stronzate per gente che si sforza d’esser seria -, la classe non è acqua e loro di acqua ne hanno sempre bevuta poca.
E allora la gioventù sonica invecchia, mostra le rughe, gira il mondo in tour-bus per dischi stanchi ... Un tour-bus che qualcuno più furbo riempierebbe di gnocca e alcol.
I Flipper no, non hanno rughe e nessun tour-bus. Solo cicatrici.

Will Shatter è schiattato da non poco e allora
Steve DePace, Ted Falconi (sì, quello che sembra suonare la chitarra con una smerigliatrice) e Bruce Loose si pigliano un figlioccio, uno di quelli che hanno creato, e gli dicono di spaccare teste con gioia. Ed è così che Chris Novoselic stacca il basso Gibson - quello nero - dal chiodo dove era stato appeso e prende a suonare con i suoi idoli, con quelli che, sotto consiglio dell’amico Buzz Osburne, ascoltava tre volte al giorno. E il basso c’è, strumento da sempre principe dei deliri dei Flipper, questa volta con dei giri, dei maggiori, con degli alti che non te lo immaginavi così il Novoselic dato che lo ricordavi come un Don Abbondio "quasi" qualsiasi.

La ricetta è quella da trent’anni a questa parte: versione ultra-lenta, ultra-disperata dell’Hardcore, come se i Joy Division si mettessero a suonare “Damaged” credendo d’essere i Black Sabbath... tutto sotto la supervisione dell’Iggy ultra-fatto e sfatto di Funhouse.
Tutto ultra, ci macherebbe. E allora i monoliti da oltre sei minuti - “Only One Answer”; “Why Can’t You See”; “Old Graves” - non li racconto nel loro incedere lento e marcato, da scia marrone, da sofferenza diffusa e profusa ... Sarebbe come svelarvi chi è l’assassino. Vi dico che Bruce ad un certo puto cambia, smette di raccontare e canta - “Be Good, Child!”; “Learn to Live”; “Night Falls”. Quella melodia che non aspettavi da uno stronzo che non vuole intrattenerti, ma solo farti del male. Sarà che sta invecchiando? Per Love (2009) arruolano un altro vecchio illustre, Jack Endino, e tutti a casa Novoselic per un "Camp Band" fiquo e profiquo.

E ora bisogna scegliere.
Io gridavo cose giuste ed ora sono uno splendido quarantenne... oppure... Maledetti Bastardi, sono ancora vivo?


- Be Good, Child!
- Learn To Live
- Only One Answer
- Live Real
- Triple Mass
- Love Flight
- Transparent Blame
- Why Can't You See
- Night Falls
- Old Graves

sabato 11 luglio 2009

Nation of Ulysser - Plays Pretty for Baby (1992)



- N-Sub Ulysses
- A Comment on Ritual
- The Hickey Underworld
- Perpetual Motion Machine
- N.O.U. Future-Vision Hypothesis
- 50,000 Watts of Goodwill
- Maniac Dragstrip
- Last Train to Cool
- Shakedown
- Mocking, Yeah!
- Depression III
- S.S. Exploder

venerdì 10 luglio 2009

giovedì 9 luglio 2009

Dicks - Kill From the Heart (1983)



- Anti-Klan (Part 1)
- Rich Daddy
- No Nazi's Friend
- Marilyn Buck
- Kill From the Heart
- Little Boys' Feet
- Pigs Run Wild
- Bourgeois Fascist Pig
- Purple Haze
- Anti-Klan (Part 2)
- Right Wing / White Ring
- Dicks Can't Swim: I. Cock Jam / II. Razor Blade Dance

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martedì 7 luglio 2009

Big Black - Atomizer (1986)



- Jordan, Minnesota
- Passing Complexion
- Big Money
- Kerosene
- Bad Houses
- Fists of Love
- Stinking Drunk
- Bazooka Joe
- Strange Things
- Cables (live)

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lunedì 6 luglio 2009

sabato 4 luglio 2009

Dicks - Peace? (1984)



- No Fuckin' War
- Nobody Asked Me
- I Hope You Get Drafted

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giovedì 2 luglio 2009

mercoledì 1 luglio 2009

Pere Ubu - The Modern Dance / Heaven (1977)



- The Modern Dance
- Heaven

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The Seeds - The Seeds (1966)



Non era uno che sfornava presunti capolavori per le masse; era un capolavoro lui stesso. Sky "Sunlight" Saxon si è spento lo stesso giorno in cui miliardi di fans piangevano la scomparsa del loro cameleontico beniamino. Siccome ci teniamo a ricordare uno dei più grandi rocker della storia nei giorni in cui il mondo guarda solo e soltanto all'effemminato inventore del moonwalk, interrompiamo i nostri programmi e rendiamo il giusto omaggio al buon Sky e ai suoi The Seeds. Che la terra gli sia almeno lieve.

- Can't Seem to Make You Mine
- No Escape
- Lose You Mind
- Evil Hoodoo
- Girl I Want You
- Pushin' Too Hard
- Try To Understand
- Nobody Spoil My Fun
- It's a Hard Life
- You Can't Be Trusted
- Excuse, Excuse
- Fallin' in Love

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